Il cielo incontra la terra sull’altopiano dell’Argimusco, tra i Monti Peloritani e i Nebrodi, e lì — nel silenzio rotto solo dal vento e dagli armenti — comincia il viaggio del Festival Lirico dei Teatri di Pietra 2025, che inaugura la sua settima edizione il 4 luglio alle 19:30 con una serata potente e simbolica: un’“Ode al Creato” in musica, tra San Francesco, Battiato, Morricone e il respiro sacro della natura.
Un inno tra le stelle e i megaliti
Nel cuore mistico di Montalbano Elicona, il cosiddetto “specchio delle stelle”, il festival parte con un evento unico. L’altopiano si trasforma in palcoscenico sacro per una suite firmata da Corrado Neri, ispirata alla colonna sonora cult di “Fratello Sole, Sorella Luna” di Riz Ortolani, in occasione degli 800 anni del Cantico delle Creature. A dirigere tutto, come sempre, è Francesco Costa, cuore e mente di questa manifestazione che ogni anno incanta la Sicilia (e non solo).
Musica tra i miti: da Aida a Morricone, passando per il Bolero flamenco
Tra i titoli clou spicca una “Aida” verdiana mai vista prima: andrà in scena il 24 luglio a Siracusa, il 26 a Tindari e il 29 a Taormina, nella prima mondiale dell’edizione critica curata da Anselm Gerhard, con l’inserimento dell’inedito coro “palestriniano” dell’Atto III. L’opera sarà accessibile anche nella Lingua dei Segni, grazie alla collaborazione con l’Associazione “Sicilia, Turismo per Tutti”.
E ancora, emozione pura il 20 agosto a Taormina con un’apertura di fuoco: “Bolero” di Ravel danzato da un corpo di ballo flamenco madrileno, che farà da intro alla “Cavalleria Rusticana” di Mascagni, diretta da Alfredo Stillo e messa in scena da Marco Savatteri. Un mix esplosivo di suoni, danza e passione che tornerà anche il 17 agosto ad Enna, riportando l’opera al Castello di Lombardia dopo oltre vent’anni.
Il pop che diventa lirico
Non poteva mancare Ennio Morricone, ormai diventato un appuntamento fisso e amatissimo del festival. Quest’anno, a 5 anni dalla scomparsa, il maestro sarà celebrato in lungo e in largo: dal 12 luglio a Siracusa fino al 5 settembre a Trapani, con tappe epiche come Morgantina, Monte Mufara, il Tempio di Hera e Marina di Modica. A Taormina, il 2 agosto, ospite speciale sarà Lorenzo Licitra. Format: “LOVE MORRICONE – Archi & Voci”. Emozioni garantite.
Ad aggiungere anima pop ci penseranno anche Lucio Dalla (5 agosto ad Agrigento e 7 a Palazzolo Acreide) e Franco Battiato, protagonista l’8 agosto a Leonforte, il 19 a Gibellina e il 31 alle saline Genna di Marsala.
Carmina Burana e Hans Zimmer: il sacro e il cinema sotto le stelle
Il 10 agosto a Selinunte e il 18 agosto a Taormina, il Festival mette in scena — per la prima volta in Sicilia — la versione originale e scenica dei “Carmina Burana” con la regia visionaria di Salvo Dolce. Sarà una vera e propria esplosione rituale tra le rovine millenarie. E poi, attenzione fan del cinema: il 31 luglio il Teatro Antico di Taormina accoglie un omaggio a Hans Zimmer, colonna sonora di Hollywood, grazie all’Orchestra sinfonica giovanile del Conservatorio Bellini di Catania.
La chiusura sarà in grande stile: il 20 settembre al Teatro antico di Catania doppio omaggio a Georges Bizet con un concerto che celebra i 150 anni di “Carmen”. Protagonista d’eccezione: Anita Rachvelishvili, una delle più grandi voci liriche del mondo.
Tre mesi di spettacoli in tutta l’Isola
Dal cuore dei teatri greci ai luoghi meno conosciuti ma carichi di bellezza: Morgantina, Monte Jato, Halaesa Arconidea, il Teatro Andromeda di Quisquina, il Festival Lirico dei Teatri di Pietra si conferma una delle manifestazioni più originali e vitali del Mediterraneo, capace di riportare il mito tra la gente, con una programmazione che abbraccia passato e presente, musica e memoria, inclusione e innovazione.
Come dice Francesco Costa:
“Il festival è un rito collettivo, un ritorno alle origini. Un ponte tra passato e presente, dove il mito — finalmente — respira con noi.”
Segna le date, prendi posto tra le pietre, ascolta il vento: il mito ti aspetta.