Archeo Camp Segesta: l’archeologia diventa un’avventura per i più piccoli

Cinque giorni tra laboratori creativi e scoperte nel magico Parco archeologico siciliano

di Redazione SìHD

Dal 16 al 20 giugno il Parco archeologico di Segesta si trasforma in un campo estivo unico nel suo genere, dove storia antica e divertimento si fondono in un’esperienza educativa straordinaria. L’Archeo Camp targato CoopCulture apre le porte a bambini e ragazzi dai 6 ai 13 anni per un viaggio alla scoperta degli Elimi, l’antica popolazione che abitava questi luoghi carichi di mistero e bellezza.

Un’aula didattica nel cuore della storia

Il nuovo Segesta Lab diventa il quartier generale di questa avventura archeologica, dove l’apprendimento si veste di creatività e gioco. Dalle 8.30 presso la biglietteria del Parco inizia l’accoglienza, mentre alle 9 prendono il via le attività che trasformeranno ogni giornata in una scoperta emozionante.

La parete magnetica dell’aula didattica si trasforma in uno strumento magico: qui i giovani archeologi dovranno ricomporre le tessere di un puzzle gigante per ricostruire il celebre Tempio di Segesta. Non si tratta solo di un gioco, ma di un vero e proprio percorso di comprensione dell’architettura antica, dove ogni pezzo trova il suo posto nella storia millenaria del sito.

Miti e leggende prendono vita

Le narrazioni dell’antica Grecia diventano il filo conduttore di laboratori creativi che stimolano fantasia e manualità. Dopo aver ascoltato il racconto sull’origine della città di Segesta, i partecipanti all’Archeo Camp inventeranno storie originali sulla ninfa che dà il nome al luogo, lasciando libera la propria immaginazione di volare tra passato e presente.

Il mito di Demetra e Kore, celebrazione dell’arrivo della primavera, si trasforma in un’esplosione di colori attraverso la realizzazione di fiori variopinti da donare alle persone care. Mentre le mani si sporcano di argilla per modellare la testa di Medusa, uno dei mostri più temuti dai Greci, oppure per colorare maschere delle divinità dell’Olimpo, ogni bambino scopre il piacere di creare con le proprie mani.

Tra sostenibilità e scoperta del territorio

L’educazione ambientale trova spazio naturale in questo percorso formativo, dove un puzzle colorato e divertente insegna l’importanza di proteggere il nostro pianeta. Attraverso il gioco, i partecipanti riflettono sulle azioni quotidiane che possono fare la differenza per salvaguardare l’ambiente, sviluppando una coscienza ecologica che parte dalla conoscenza del patrimonio culturale.

Il giovedì 19 giugno rappresenta il momento clou dell’esperienza: una visita guidata al teatro greco, raggiunto comodamente con la navetta interna del Parco. Qui, tra i gradini di pietra che hanno accolto spettatori per millenni, i bambini toccano con mano la grandezza dell’arte antica e comprendono il valore di ciò che ci è stato tramandato.

Un’esperienza che forma carattere

L’ultimo giorno del campo, il venerdì 20, i giovani partecipanti si cimenteranno in un esercizio di progettazione, disegnando una vera mappa del Parco e immaginando miglioramenti o implementazioni. Questo approccio sviluppa non solo la creatività, ma anche il senso critico e la capacità di visione futura.

Il “Gioco della gentilezza” rappresenta uno degli aspetti più innovativi dell’iniziativa, utilizzando un tabellone gigante e personaggi colorati per insegnare collaborazione, altruismo e rispetto reciproco. Attraverso sfide che incoraggiano cortesia e amicizia, i bambini imparano valori fondamentali che vanno ben oltre la conoscenza archeologica.

Informazioni pratiche per le famiglie

L’Archeo Camp prevede una pausa merenda dalle 10.30 alle 11, fornita dalle famiglie, creando un momento di condivisione che rafforza i legami tra i partecipanti. La formula flessibile permette di scegliere tra la partecipazione giornaliera al costo di 15 euro a persona o quella settimanale completa a 130 euro.

Le prenotazioni sono già aperte attraverso il portale di CoopCulture, garantendo un’organizzazione professionale e sicura per un’esperienza che promette di lasciare ricordi indelebili. In un’epoca dove la tecnologia domina il tempo libero dei più giovani, questa iniziativa rappresenta un’opportunità preziosa per riscoprire il fascino della storia attraverso il contatto diretto con i luoghi che l’hanno vissuta.

Articolo di
Filippo Zimbili

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