Nel cuore pulsante della 65ª Stagione dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, il Politeama Garibaldi di Palermo si prepara ad accogliere uno dei più acclamati direttori d’orchestra della scena internazionale. Diego Matheuz, talento cristallino emerso dal “Sistema Abreu” e pupillo del leggendario Claudio Abbado, torna sul podio siciliano dopo alcuni anni di assenza, portando con sé un programma di straordinaria intensità emotiva e virtuosismo tecnico.
L’evento: un incontro tra genialità contemporanea e capolavori del Novecento
Il 2 e 3 maggio 2025, il pubblico palermitano avrà l’opportunità di assistere a un concerto che si preannuncia memorabile. L’appuntamento, fissato per venerdì alle ore 21 e sabato alle 17:30, vedrà protagonista non solo la bacchetta magnetica di Diego Matheuz, ma anche il talento di Massimo La Rosa, primo trombone del Teatro Massimo di Palermo, in veste di solista.
Il programma si aprirà con il Concerto per trombone e orchestra di Nino Rota, compositore la cui genialità travalica i confini delle celebri colonne sonore che lo hanno reso famoso a livello mondiale. Rota, formatosi alla scuola di Pizzetti e Casella, ha sviluppato uno stile personale caratterizzato da immediatezza comunicativa e chiarezza melodica, qualità che emergono nitidamente in questo concerto composto nel 1966 ed eseguito per la prima volta tre anni dopo a Milano.
Il Concerto, articolato in tre movimenti – Allegro giusto, Lento, ben ritmato e Allegro moderato – offre al trombone l’occasione di esprimere tutte le sue potenzialità virtuosistiche, esaltate dall’interpretazione di un solista del calibro di Massimo La Rosa.
La Quinta di Mahler: un viaggio emozionale tra tragedia e gioia
La seconda parte della serata sarà interamente dedicata alla monumentale Sinfonia n. 5 in do diesis minore di Gustav Mahler, pietra miliare del repertorio sinfonico novecentesco. Composta tra il 1901 e il 1902, in un periodo cruciale della vita del compositore boemo segnato dall’incontro con la futura moglie Alma Schindler e da problemi di salute, quest’opera segna una svolta decisiva nella produzione mahleriana.
La Quinta abbandona infatti ogni riferimento letterario o filosofico esplicito per intraprendere il cammino della “musica pura”, pur mantenendo quella tensione costante tra sentimento tragico e anelito alla gioia che caratterizza profondamente la poetica del compositore. La struttura imponente, articolata in cinque movimenti, trova il suo momento di maggiore lirismo nel celeberrimo Adagietto per archi e arpa, tradizionalmente interpretato come una dichiarazione d’amore ad Alma e divenuto uno dei brani più popolari di Mahler anche grazie al suo utilizzo cinematografico.
I protagonisti: eccellenze internazionali sul palco siciliano
Diego Matheuz rappresenta una delle più fulgide stelle emerse dal “Sistema” fondato da José Antonio Abreu in Venezuela. A soli 40 anni vanta già una carriera internazionale di primissimo piano che lo ha visto protagonista nei principali teatri e festival di Europa, Asia, Australia e America. È stato direttore principale del Teatro La Fenice di Venezia e direttore ospite principale dell’Orchestra Mozart di Bologna e della Melbourne Symphony Orchestra.
Tra i suoi concerti più significativi figurano i Concerti di Capodanno della Fenice trasmessi in mondovisione e il Tokyo Gala Concert per i 120 anni della Deutsche Grammophon, dove ha condiviso il podio con leggende come Seiji Ozawa e Anne-Sophie Mutter. Il suo repertorio, versatile ed eclettico, spazia da Mozart a Mahler, fino a Šostakovič e ai compositori latinoamericani.
Massimo La Rosa, attualmente primo trombone del Teatro Massimo di Palermo, porta sul palco del Politeama un bagaglio di esperienze internazionali di assoluto prestigio. Dopo dodici anni come primo trombone al Gran Teatro La Fenice di Venezia, ha ricoperto lo stesso ruolo nella Cleveland Orchestra, esibendosi anche come solista sotto la direzione di maestri del calibro di Gianandrea Noseda e Franz Welser-Möst.
La sua carriera lo ha portato a esibirsi come solista in Giappone, Corea del Sud, Argentina e Brasile, collaborando con orchestre di primo piano come la Chicago Symphony Orchestra e quella del Teatro alla Scala di Milano. Dal 2012 collabora stabilmente con la Saito Kinen Orchestra diretta da Seiji Ozawa. Particolarmente significativo il suo impegno nel sociale: il cachet di questo concerto sarà interamente devoluto all’Associazione Siciliana Immunodeficienze Primitive SPIA Onlus.
Un appuntamento imperdibile per gli amanti della grande musica
Il connubio tra il carisma direttoriale di Diego Matheuz, il virtuosismo di Massimo La Rosa e l’eccellenza dell’Orchestra Sinfonica Siciliana promette di regalare al pubblico palermitano due serate di straordinaria intensità emotiva. Un’opportunità unica per immergersi nella magia di due capolavori del Novecento musicale, interpretati da artisti di fama mondiale in una cornice prestigiosa come il Politeama Garibaldi.
I biglietti sono disponibili a prezzi che variano da 18 a 30 euro (intero), con riduzioni del 20% per abbonati, docenti e convenzioni, e del 50% per studenti under 16 e disabili con accompagnatore. È possibile acquistarli presso il botteghino del Politeama Garibaldi (Piazza Ruggiero Settimo, Palermo – Tel. 091 6072532/533, email: biglietteria@orchestrasinfonicasiciliana.it) o online sul sito Vivaticket e sul sito ufficiale dell’Orchestra Sinfonica Siciliana.
Un’occasione imperdibile per lasciarsi trasportare dalle note di Rota e Mahler, sotto la guida esperta di Diego Matheuz, in un viaggio musicale che promette di essere indimenticabile.