FINC Festival 2025: il corpo che parla, la risata che unisce

C’è un linguaggio che non ha bisogno di traduzione, che attraversa le culture senza chiedere permesso, che unisce generazioni diverse e parla direttamente al cuore e alla pancia. È il linguaggio del corpo, della risata silenziosa, della poesia fisica. È il linguaggio del clown contemporaneo. Dal 27 al 29 giugno e poi dal 4 al 6 luglio 2025, Giardini Naxos diventa la capitale internazionale di questo linguaggio universale grazie al FINC – Festival Internazionale Nouveau Clown, giunto alla sua quarta edizione.

Un festival giovane, visionario, nato appena nel 2022 dall’energia creativa di Dandy Danno e Diva G – al secolo Daniele Segalin e Graziana Parisi – e che in pochissimo tempo ha saputo imporsi nel panorama internazionale come uno dei progetti più innovativi nel campo della comicità fisica e visuale senza parole.

Un festival che ribalta le regole: poetico, fisico, universale

Il FINC non è un semplice festival di circo o teatro: è un’esperienza culturale a tutto tondo, che mette in discussione l’idea stessa di spettacolo e di pubblico. Un luogo dove la clownerie non è intrattenimento ma gesto politico, arte partecipata, forma di pensiero. Per questo il Festival è stato riconosciuto dal Ministero della Cultura come evento di “particolare interesse nazionale” per il circo contemporaneo. Non solo: è sostenuto da istituzioni culturali come il Parco Archeologico di Naxos – Taormina, il Comune di Giardini Naxos, e collabora con realtà internazionali come il Théâtre GRRRANIT – Scène nationale de Belfort, in Francia.

L’obiettivo è ambizioso ma necessario: rivalutare la figura del clown contemporaneo, recuperandone la forza poetica e il valore sociale, e al tempo stesso avvicinare nuove generazioni – in particolare giovani e famiglie – al mondo dello spettacolo dal vivo, in forme accessibili, inclusive, emozionanti. Ed è proprio l’emozione il cuore di tutto: quella che nasce da un gesto assurdo, da una caduta millimetrica, da un secchio che rotola o da una lettera ripetuta quindici volte. Ogni spettacolo è un’esplosione controllata di sensibilità, virtuosismo e ironia.

Star internazionali, giovani talenti e momenti irripetibili

Apre il cartellone David Larible, il 27 giugno, con il suo “Nouveau Clown Gala”: una vera leggenda vivente della clownerie mondiale, protagonista nei circhi più prestigiosi (Knie, Barnum, Ringling Bros.), vincitore del Clown d’Oro a Montecarlo e artista capace di tenere insieme la delicatezza del mimo con il carisma del teatro popolare. Il suo spettacolo è un atto d’amore per la tradizione clownesca, ma anche un ponte con la contemporaneità.

Accanto a lui, altri nomi internazionali completano un programma ricchissimo. Il 28 giugno Fabrizio Rosselli presenta Bakéké, una meditazione ironica sull’impossibile fatta di secchielli colorati, equilibri instabili e dolcezza testarda. Il giorno dopo, in piazza, arriva Il Grande Lebuski: un meccanico di biciclette che combatte l’inquinamento urbano con giocolerie e sogni da supereroe.

In prima nazionale, lo stesso 29 giugno, Splinters di Anatoli Akerman e Christof Schiele porta sul palco una sinfonia di gesti, acrobazie e immagini surreali, mentre dal 4 luglio si entra nel cuore della seconda parte del Festival: Gardi Hutter con la sua stralunata Giovanna D’ArpPo, il debutto di Enrico Mazza – vincitore della Call Under 35 – e infine il 6 luglio il cult assoluto La Lettera di Paolo Nani, spettacolo simbolo del teatro fisico europeo.

Una mostra per Grock, un talk per pensare, workshop per creare

Il Festival si muove tra palcoscenico e pensiero, tra presente e memoria. E così, oltre agli spettacoli, propone momenti formativi e teorici di altissimo livello. Dal 27 giugno al 6 luglio, all’interno del Parco Archeologico sarà visitabile una mostra interamente dedicata a Grock, “il più grande clown del mondo”. Oltre trenta pannelli curati con il CEDAC di Verona raccontano la storia di un artista che ha rivoluzionato la comicità tra Ottocento e Novecento.

All’Università di Messina, il 27 giugno si tiene “Connessioni Clown”: un talk con studiosi e artisti che esplorano la trasformazione della figura del clown tra tradizione e sperimentazione, con ospiti come Alessandro Serena, storico del circo, e Elena Vladimirovna Petrikova, direttrice del Circo di Stato di Mosca. Chiude, il 6 luglio, l’incontro con Antonio Giarola, uno dei massimi esperti italiani di circo contemporaneo, per un omaggio critico al grande Grock.

E poi ci sono i workshop: Larible guida due giorni di formazione intensiva per professionisti (28–29 giugno), mentre Peter Shub – artista di culto per Cirque du Soleil e Folkwang Schule – sarà protagonista di un laboratorio unico il 9 e 10 luglio a Enna. Anche i bambini hanno il loro spazio: Oscar Vidal, regista spagnolo, condurrà il 28 giugno un laboratorio giocoso tra mimo e comicità.

Il volto umano della clownerie: partecipazione, dialogo, comunità

C’è una parola che attraversa il FINC come una spina dorsale: partecipazione. Partecipano gli artisti, certo, ma partecipa anche il pubblico, che non è solo spettatore ma attore attivo del Festival. Lo dimostra il progetto “Spettatori Attivi”, una giuria popolare che seleziona ogni anno lo spettacolo emergente da inserire nel cartellone.

E lo dimostrano gli eventi collaterali, come l’incontro del 29 giugno con il gruppo I Millepiedi di Varese e l’Azione Cattolica, nella piazza antistante la chiesa di Santa Maria della Raccomandata: un momento di dialogo sul valore del servizio, del sorriso, della gentilezza. Perché ridere insieme è già un modo di costruire comunità.

Un festival che è anche un invito

Il FINC Festival non è solo un cartellone artistico: è un invito. A uscire, a incontrarsi, a guardare negli occhi gli altri, a lasciarsi stupire da ciò che è semplice ma profondo. A scoprire che il silenzio può essere fragoroso, se è pieno di presenza.

Tutte le informazioni aggiornate, i dettagli del programma, la biglietteria e le modalità di iscrizione ai workshop sono disponibili su www.fincfestival.com. Alcuni spettacoli, come Il Grande Lebuski, sono gratuiti. Gli altri sono acquistabili su Ticket.it e in loco presso Theatre Degart.

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