Catania TVB non è solo un progetto artistico, ma un vero e proprio atto d’amore verso la città etnea. Il 3 e 4 maggio 2025, alle ore 20.30, presso la Fondazione Brodbeck – uno dei più importanti spazi di arte contemporanea in Sicilia – prende vita una performance immersiva che unisce fotografia, musica e parola, all’interno del programma del FIC Festival – Catania Contemporanea 2025.
Un progetto multimediale firmato da artisti siciliani e catanesi d’adozione
L’anima di Catania TVB è il lavoro di Daniele Vita, fotografo e documentarista romano ma ormai catanese per scelta, che da anni racconta la città con uno sguardo antropologico e profondamente umano. Le sue fotografie restituiscono scene di vita quotidiana, riti e gesti che definiscono l’identità autentica della città: i tuffi alla “Timpa”, i campetti di San Berillo, la devozione per Sant’Agata.
A partire da questo racconto visivo nasce una performance collettiva che coinvolge alcune figure di spicco della scena culturale siciliana. Le musiche originali sono composte da Vittorio Auteri, attivo dal 2016 come compositore e produttore di musica neoclassica ed elettronica per la danza contemporanea e il teatro, e da Puccio Castrogiovanni, poliedrico musicista e co-fondatore dei Lautari, da sempre impegnato nella reinterpretazione della tradizione musicale siciliana. I testi, scritti e recitati da Biagio Guerrera, poeta e performer che lavora sulla lingua siciliana e autore della raccolta Casa Munnu (Mesogea, 2021), danno voce alle immagini con lirismo e forza evocativa. A completare il quadro sonoro è la violoncellista Chiara Giommarresi, interprete di formazione classica capace di aggiungere profondità e pathos al racconto.
Una dedica a Catania e alla sua anima gentile
Il titolo Catania TVB è anche un tributo a Paolino, figura amata e iconica che da anni attraversa le strade cittadine con leggerezza e poesia. La sua presenza – colta magistralmente dall’obiettivo di Vita – è diventata simbolo di una Catania libera, visionaria e umana. Questa non è solo una mostra o un concerto, ma un viaggio multisensoriale che racconta la città non con spiegazioni, ma con emozioni. Un racconto fatto di sguardi, suoni e parole che si intrecciano per restituire una Catania autentica, malinconica e luminosa, dolce e graffiante allo stesso tempo.