Donne Generatrici di Pace: Palazzo Branciforte celebra il potere trasformativo femminile

Il ruolo delle donne nel tessuto sociale palermitano

La prestigiosa Sala dei 99 di Palazzo Branciforte si trasforma in teatro di riflessione e celebrazione del contributo femminile alla società. Martedì 10 giugno alle ore 16.30, Fondazione Sicilia ospita “Donne Generatrici di Pace”, un evento che intreccia cultura, arte e impegno sociale per valorizzare il ruolo delle donne nella costruzione di un mondo più equo.

L’iniziativa, promossa dalla Fondazione San Vito di Mazara del Vallo con il supporto del CeSVoP, rappresenta uno dei momenti più significativi del calendario di Palermo Capitale Italiana del Volontariato 2025. Non si tratta solo di un incontro culturale, ma di un vero e proprio omaggio alla capacità femminile di generare cambiamento positivo attraverso solidarietà e impegno civico.

Letteratura e arte si incontrano per raccontare storie di rinascita

Il programma dell’evento rivela una struttura articolata che combina diverse forme espressive. Dopo i saluti istituzionali di Maria Concetta Di Natale, presidente di Fondazione Sicilia, Vito Puccio, presidente di Fondazione San Vito, e Giuditta Petrillo, presidente del CeSVoP, l’attenzione si concentra sulla presentazione del libro “Trenta giorni e 100 lire” di Ester Rizzo, alla presenza dell’editore Ottavio Navarra.

La dimensione artistica trova spazio attraverso le letture interpretate curate dal Progetto DONNA della Fondazione San Vito ONLUS, un’iniziativa che da anni accompagna percorsi di empowerment femminile. Particolare suggestione caratterizza la presentazione de “La Coperta della Pace, progetto speciale nato dalla collaborazione tra Fondazione San Vito ONLUS e Associazione Palma Vitae, simbolo tangibile di come le donne possano trasformare fragilità in speranza.

Voci del territorio per un messaggio universale

Le testimonianze dei protagonisti dell’evento sottolineano l’importanza dell’iniziativa nel contesto più ampio del volontariato siciliano. Giuditta Petrillo evidenzia come “le donne sono da sempre protagoniste silenziose ma determinanti del volontariato e della solidarietà nella nostra città”, mentre Vito Puccio ricorda il valore del Progetto DONNA che “da anni accompagna percorsi di rinascita ed empowerment femminile”.

Attraverso queste dichiarazioni emerge chiaramente come le Donne Generatrici di Pace non siano solo il titolo di un evento, ma rappresentino una realtà concreta nel tessuto sociale palermitano. L’incontro diventa quindi occasione per dare visibilità a un contributo spesso sottovalutato ma fondamentale per la coesione comunitaria.

Palermo Capitale del Volontariato: un riconoscimento che valorizza l’eccellenza

L’evento si inserisce perfettamente nel prestigioso riconoscimento ottenuto da Palermo come Capitale Italiana del Volontariato 2025, titolo che celebra l’eccellenza e la vitalità del terzo settore cittadino. Durante tutto l’anno, la città siciliana ospita eventi, incontri e iniziative per valorizzare il contributo delle organizzazioni di volontariato al tessuto sociale e culturale del territorio.

Questo riconoscimento nazionale offre a Palermo l’opportunità di mostrare la ricchezza e la diversità del proprio panorama associativo, dove le donne ricoprono spesso ruoli di leadership e innovazione sociale. L’incontro del 10 giugno rappresenta quindi non solo un momento di celebrazione, ma anche di riflessione sul futuro del volontariato femminile.

Un invito alla partecipazione e alla scoperta

L’ingresso gratuito e il momento di rinfresco finale dimostrano la volontà di creare un’occasione di incontro autentico tra cittadini, istituzioni e mondo del volontariato. Palazzo Branciforte, con la sua storia e la sua eleganza, offre la cornice perfetta per un pomeriggio dedicato alla bellezza dell’impegno civico declinato al femminile.

Per chi desidera approfondire il tema delle Donne Generatrici di Pace e scoprire come arte, letteratura e solidarietà possano intrecciarsi per creare valore sociale, l’appuntamento del 10 giugno alle ore 16.30 rappresenta un’opportunità imperdibile di arricchimento culturale e umano.

Articolo di
Filippo Zimbili

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