Il canto del Conte Ugolino risuona nell’Oratorio di San Lorenzo

Un episodio immortale che attraversa i secoli

Il verso dantesco “Poscia, più che ‘l dolor, poté ‘l digiuno” riecheggerà nell’Oratorio di San Lorenzo il prossimo 29 maggio, quando tre esperti guideranno il pubblico palermitano attraverso una delle pagine più intense dell’Inferno. Il canto del Conte Ugolino, raccontato tra il finale del XXXII canto e la prima metà del XXXIII dell’Inferno dantesco, diventerà protagonista di un evento che unisce letteratura, arte visiva e performance musicale.

Laura Mòllica, Maurizio Muraglia e Marco Pavone hanno ideato questo appuntamento multidisciplinare pensato specificamente per non specialisti, ma con il rigore filologico che caratterizza la migliore divulgazione culturale. L’incontro, organizzato nell’ambito del XIV Festival Settimana delle Culture, si propone di ravvivare antichi ricordi scolastici trasformandoli in una riflessione contemporanea sull’universalità del messaggio dantesco.

Tre prospettive per un unico capolavoro

L’evento si articola in tre momenti distinti ma complementari, ciascuno affidato a uno specialista diverso. Maurizio Muraglia aprirà la serata contestualizzando storicamente l’episodio: inquadrerà infatti il canto nel periodo in cui visse Dante e nel contesto del nono cerchio dell’Inferno, dimostrando inoltre come le questioni sollevate dal poeta mantengano una straordinaria attualità.

La seconda parte vedrà protagonista Laura Mòllica, che accompagnerà i presenti in un affascinante percorso attraverso le rappresentazioni del Conte Ugolino nelle arti figurative. Dal Medioevo ai giorni nostri, artisti di ogni epoca hanno infatti trovato nell’episodio dantesco una fonte inesauribile di ispirazione, traducendo in immagini la potenza drammatica del testo poetico.

Marco Pavone concluderà la serata con una performance particolarmente suggestiva: la declamazione a memoria degli ultimi sedici versi del XXXII canto e dei primi ottantasette versi del XXXIII canto dell’Inferno. La sua interpretazione, sviluppata attraverso uno stile personale che coniuga rigore metrico e fraseggio ispirato al canto gregoriano, promette di restituire al testo dantesco tutta la sua forza espressiva originaria.

Musica dal vivo per un’esperienza completa

Durante tutto l’incontro, interventi musicali dal vivo a cura di Laura Mòllica contribuiranno a creare un’atmosfera consona al godimento estetico e intellettuale del canto del Conte Ugolino. Questi momenti musicali non saranno semplici intermezzi, ma veri e propri ponti emotivi che guideranno il pubblico attraverso le diverse sfumature del racconto dantesco.

L’evento rappresenta inoltre il risultato di una ricerca approfondita sulle contaminazioni tra arte, letteratura e musica, tema che da anni appassiona i tre relatori. La loro collaborazione ha già prodotto risultati significativi, come il volume “Dante parla ancora? Il messaggio della Commedia alle donne e agli uomini del terzo millennio“, pubblicato da Di Girolamo Editore nel 2021.

Un format che conquista la Sicilia

Il successo di questa formula è già stato testato in diverse occasioni. L’evento è stato infatti proposto per la prima volta a Palermo nel 2024, al Palazzo del Poeta, in occasione del Dantedì del 25 marzo, per poi essere replicato durante la XIII edizione del Festival Settimana delle Culture presso la sede UCAI Palermo nella cripta di San Giorgio dei Genovesi.

Il trio ha inoltre sviluppato un format simile dedicato al III canto dell’Inferno, che ha già toccato diverse città siciliane: dal Teatro delle Balate di Palermo al Palazzo delle Poste di Caltanissetta, fino agli eventi di Enna nell’ambito della Settimana Europea Federiciana e del progetto Biblioinsieme promosso dalla Società Dante Alighieri.

Tre profili per una passione comune

Laura Mòllica, architetto e insegnante di Storia dell’Arte nei licei, coltiva da anni la passione per l’iconografia dantesca e per la trasposizione musicale di brani della Commedia. Il suo impegno nella ricerca sulle contaminazioni artistiche si affianca all’attività didattica, creando un ponte fertile tra ricerca accademica e divulgazione culturale.

Maurizio Muraglia porta nell’iniziativa la sua esperienza di insegnante di Lettere e formatore, arricchita da anni di esplorazione del poema dantesco. Oltre al volume scritto insieme alla Mòllica, ha recentemente pubblicato “Cento finestre sull’umano. Parole dantesche tra passato e presente” ed è stato relatore alla Settimana di Studi Danteschi del 2024.

Marco Pavone rappresenta un caso particolare: docente di Analisi Matematica all’Università di Palermo, ha sviluppato una passione per Dante che lo ha portato a imparare a memoria trentuno canti dell’Inferno. La sua formazione classico-umanistica, arricchita dalla frequentazione della Settimana di Studi Danteschi, si unisce alla passione per il canto gregoriano e polifonico, creando uno stile di recitazione unico nel suo genere.

Un appuntamento da non perdere

L’incontro si terrà giovedì 29 maggio alle ore 18:00 presso l’Oratorio di San Lorenzo, in Via Immacolatella 5 a Palermo. L’ingresso costa 5 euro e le prenotazioni possono essere effettuate scrivendo a marco.pavone1@gmail.com. L’evento sarà introdotto da Domenica Perrone, Presidente della Società Dante Alighieri – Comitato di Palermo.

Chi parteciperà avrà l’opportunità di riscoprire uno dei passi più celebri della letteratura italiana attraverso una prospettiva inedita, dove il canto del Conte Ugolino si rivelerà non solo come capolavoro poetico, ma come fonte inesauribile di riflessioni sulla condizione umana. Un’occasione imperdibile per chiunque ami la cultura e desideri approfondire la conoscenza del nostro patrimonio letterario attraverso un approccio innovativo e coinvolgente.

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