La forza della musica contro l’apartheid di genere
A Palermo la musica si trasforma in uno strumento di lotta pacifica per i diritti umani. Il progetto “My Voice for You – Eco di cuori liberi” nasce infatti con l’obiettivo di denunciare e combattere l’apartheid di genere imposto alle donne afghane, costrette al silenzio da un regime oppressivo. L’iniziativa, ideata da quattro intraprendenti donne palermitane – Monica Faja, Rossella Bonomo, Lydia Giannitrapani e Rosellina Rox Segreto – non si limita a essere un semplice evento musicale, ma aspira a diventare un movimento internazionale di resistenza culturale.
“La musica da sola non può risolvere i problemi di genere” affermano le organizzatrici, “ma è un veicolo potente per mantenere alta l’attenzione e promuovere il cambiamento“. In effetti, attraverso il linguaggio universale delle note, “My Voice for You” intende creare una rete globale di solidarietà che trascenda confini e culture.
Due giorni di eventi tra spiritualità e impegno civile
Il programma si svilupperà durante un intenso fine settimana. Si parte sabato 10 maggio alle 18:30 presso la Chiesa della Gancia con una Rassegna Corale Internazionale ad ingresso gratuito, pensata per diffondere il messaggio del progetto e sottolineare il potere unificante della musica.
Tuttavia, il momento culminante si terrà domenica 11 maggio alle 18:00 al Teatro Politeama. In questa occasione verrà presentata in prima esecuzione assoluta la composizione inedita “My Voice for You“, scritta dal compositore Giulio De Carlo su testo di Rosaria Segreto. Sul palco si esibirà un impressionante multicoro internazionale con 200 coristi provenienti dall’Italia e dal Portogallo, simboleggiando l’unione tra diverse culture nella difesa dei diritti fondamentali.
Testimonianze che danno voce a chi l’ha perduta
Particolarmente toccante sarà la presenza di Elena Yaqubee, giovane cantante afghana rifugiata in Germania, che si esibirà accompagnata dagli allievi del Dipartimento di Jazz del Conservatorio “A. Scarlatti” di Palermo. La sua performance rappresenterà simbolicamente la restituzione di quella voce che nel suo paese le è stata negata.
Altra testimonianza significativa sarà quella di Samira Karimyar, attivista afghana e calciatrice che ha trovato rifugio in Portogallo. La sua presenza incarnerà la resilienza di chi, nonostante tutto, continua a lottare per un futuro migliore.
A condurre la serata sarà Rosa Di Stefano, mentre sul palco si alterneranno numerosi cori di prestigio: I Piccoli Cantori di Barcellona P.G. diretti da Salvina Miano, il Coro Cum Iubilo diretto da Giovanni Scalici, Singing Cluster diretto da Giulio De Carlo, Aeolian Vocal Ensemble e Little Aeolian – Coriste per Gioco diretti da Monica Faja, e Canto E canto diretto da Liliana Quesado. Al pianoforte ci sarà Alessandro Pisciotta.
Tra gli ospiti speciali figurano artisti del calibro di Lidia Schillaci, Lello Analfino, Giuseppe Milici, Sabrina Petyx, Flora Faja, Aurelio Fragapane e l’Officina Barocca Siciliana.
Un progetto concreto oltre la musica
“My Voice for You” non si limita alla sensibilizzazione, ma prevede anche azioni concrete. Parte dei fondi raccolti sarà destinata a borse di studio per donne oppresse, con particolare attenzione a rifugiate e migranti, offrendo loro strumenti concreti per emergere e affermarsi professionalmente.
L’evento gode del patrocinio del Comune di Palermo, della Città Metropolitana di Palermo e degli Assessorati Regionali della Famiglia e del Turismo. È inoltre sostenuto da numerose istituzioni e associazioni, tra cui Amnesty International, Medici Senza Frontiere, l’Università degli Studi di Palermo, il Conservatorio “Alessandro Scarlatti” e l’Accademia di Belle Arti.
Per chi desidera partecipare a questa straordinaria manifestazione di solidarietà e cultura, informazioni, prenotazioni e possibilità di donazione sono disponibili presso il Fontarò Circolo Arci in Largo Lituania 10 e la Libreria Europa in via Uditore 22/A a Palermo. È inoltre possibile richiedere dettagli e aderire all’iniziativa scrivendo all’indirizzo e-mail info.myvoiceforyou@gmail.com.
Come recita il manifesto dell’iniziativa: “Ogni nota sarà un atto di resistenza, ogni voce un messaggio di speranza“. Perché quando la musica si fa portavoce di libertà, il suo eco può davvero superare qualsiasi barriera.